Che lavoro posso fare con la laurea in giurisprudenza nel 2021?

La laurea in Giurisprudenza è una di quelle più discusse: c’è chi dice che sia obsoleta, che ci sono troppi avvocati in giro, che sia poco utile per trovare lavoro e molto altro ancora. In realtà, come per tutte le lauree vale sempre il ragionamento di base su come spenderla dopo aver conseguito il titolo; da questo punto di vista, è una laurea che permette di avere moltissimi diversi sbocchi lavorativi e non solo come libero professionista.

Laurea Online Magistrale in Giurisprudenza

Se lo studio del diritto vi appassiona, sappiate gli sbocchi lavorativi sono molteplici e il percorso di studio offre una formazione ancora oggi valida e completa. Ecco alcuni possibili sbocchi lavorativi:

Avvocato

E’ il primo che viene in mente, ma attenzione: in questo caso la sola laurea non basta. Dopo la laurea, occorre infatti completare un tirocinio di 18 mesi presso uno studio legale di un avvocato che sia iscritto dall’albo da almeno 5 anni, poi si può partecipare al concorso per l’abilitazione professionale.
La prova abilitante si compone di  di tre scritti e di un orale, che si tengono in un periodo compreso tra dicembre e settembre dell’anno successivo al completamento del tirocinio.
Si può tentare l’esame per un numero massimo di 3 volte; solo una volta superato l’esame da avvocato si è iscritti all’albo professionale e si può esercitare liberamente.
Una volta diventati avvocati, si può anche intraprendere il percorso per diventare magistrati.

Avvocato senza iscrizione all’albo

Chi vuole diventare avvocato ma non riesce ad ottenere l’abilitazione oppure la ottiene ma non rinnova l’iscrizione all’albo, può svolgere alcune attività professionali, come l’attività stragiudiziale (es: redazione dei contratti, consulenze che non sono finalizzate ad un successivo giudizio in tribunale, preparazione degli atti di una causa, messe in mora). Ai sensi della Legge professionale del 2012, non può però occuparsi di assistenza, rappresentanza e difesa davanti agli organi giurisdizionali e nelle procedure arbitrali, che restano di stretta competenza degli avvocati abilitati.

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Insegnante

L’insegnamento del diritto, a cui possono aspirare i laureati in Giurisprudenza, è previsto in vari indirizzi di studio degli istituti tecnici e professionali, dei licei delle scienze umane e dei licei sportivi . La classe di concorso a loro dedicata è la ex “19/A”, ora diventata A–46 “Discipline giuridiche ed economiche”.

Lavorare in aziende private

Tutte aziende private e le cooperative ricercano laureati in Giurisprudenza ed Economia per i ruoli nei reparti di amministrazione e contabilità, ma non solo: sono anche lauree di prima scelta richieste da aziende nazionali e internazionali che lavorano ad esempio in ambito bancario, assicurativo e immobiliare.
In quel caso basterà individuare l’offerta più adatta e presentare una lettera di presentazione ed un Curriculum Vitae ben scritti per poter richiamare l’attenzione sulla propria candidatura.

Consulente del lavoro

E’ un libero professionista che dopo la laurea in Giurisprudenza si specializza in diritto tributario, del lavoro e previdenziale. Si può inserire anche in un contesto aziendale occupandosi delle pratiche con i Centri per l’impiego, l’inquadramento del personale, i rapporti con Inps ed Inail per tutte le questioni inerenti ai dipendenti.

Per diventare Consulenti del lavoro, dopo la laurea in Giurisprudenza si deve completare un tirocinio di 18 mesi o presso un consulente del lavoro oppure presso uno studio di avvocati, commercialisti o ragionieri. Terminato il tirocinio, il praticante dovrà superare l’esame di abilitazione alla professione e, in caso di esito positivo, iscriversi poi all’Albo e aprire la partita Iva.

Magistrato

Possono aspirare a questa carriera gli avvocati regolarmente iscritti all’albo, coloro che hanno concluso il dottorato di ricerca, i diplomati alla scuola di specializzazione per le professioni legali o chi ha completato il tirocinio negli uffici dei tribunali. Il tirocinio nel tribunale dura 18 mesi e in questo periodo il praticante assisterà i magistrati in tutte le operazioni riguardanti il processo, dalla preparazione allo svolgimento fino alla conclusione. Per questo tirocinio è previsto un  semplice rimborso spese.

Notaio

La laurea in Giurisprudenza è il requisito di base per poter aspirare a questa carriera; dopo la laurea occorre svolgere un praticantato presso lo studio di un notaio di 18 mesi continuativi, che però si riducono ad 8 mesi continuativi se si è già in possesso della abilitazione di avvocato; ecco perché molti si abilitano prima come avvocati e poi come notai.

Una volta completato il praticantato ci si può iscrivere al concorso, bandito ogni anno dal Ministero della Giustizia. L’esame di notaio è formato da tre prove scritte e tre prove orali, ma a differenza dell’esame da avvocato, non tutti quelli che superano le prove diventano notai: il concorso infatti stabilisce un numero programmato di sedi notarili e solo chi è posizionato in modo utile in graduatoria potrà intraprendere la carriera di notaio. Anche il concorso per diventare notaio, si può effettuare per un massimo di tre volte e occorre avere un massimo di 50 anni di età.

Concorsi pubblici

La laurea in Giurisprudenza è una delle più richieste per i concorsi pubblici, come ad esempio quello annuale per diventare commissario di Polizia o quello per ricoprire il ruolo di funzionario presso l’Agenzia delle Entrate, solo per citarne alcuni.

Amministratore di condominio

E’ una professione per cui la base di partenza è il diploma, ma laurea in giurisprudenza permette di partire con il vantaggio di conoscere a fondo la materia legale molto meglio di un semplice diplomato. Oltre al titolo di studio, occorre frequentare un corso di formazione e ,una volta superato, frequentare dei corsi di aggiornamento annuale. Tale attività richiede la necessità di attivare una partita IVA.

Giurista d’impresa

Un altra figura molto richiesta dalle aziende è il giurista d’impresa. Il laureato in Giurisprudenza può essere utile in un’impresa in varie mansioni, come gestire i contenzioni aziendali, le cause dei dipendenti, le buste paga, e occuparsi, in base all’attività dell’impresa della risoluzione di tutte le possibili controversie sul piano nazionale o internazionale; altre mansioni sono la gestione delle questioni societarie, tributarie, commerciali fino ad arrivare alla tutela di marchi e brevetti.

Esperto in relazioni sindacali

E’ un laureato in Giurisprudenza, Scienze Politiche o Economia e Commercio, che deve conoscere anche almeno due lingue straniere e possedere la patente europea del Computer. E’ un professionista che si interessa di tutte le problematiche attinenti al lavoro come l’organizzazione, la retribuzione e la formazione dei lavoratori, la cui risoluzione richiede il confronto con altri attori, specialmente le associazioni sindacali. Opera nelle aziende di medio-grandi dimensioni ed svolge un lavoro dipendente.

Carriera diplomatica

La laurea in Giurisprudenza permette di aspirare alla carriera diplomatica, ma deve essere completata dall’ottima conoscenza di almeno due lingue straniere ed il superamento di un concorso pubblico, che prevede tre prove. Il concorso per la carriera diplomatica può essere tentato tre volte e non oltre il 35esimo anno di età.
Laurea Online Magistrale in Giurisprudenza

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