Corso di introduzione alla Musicoterapia

Metodi, Modelli e Campi di Applicazione della Musicoterapia, per capire perchè la musica può guarire dai problemi !

MUSICOTERAPIA: COS’È E PERCHÈ CI FA BENE

Cos’è la musicoterapia e perchè ci fa bene

La Musicoterapia fa parte dell’arteterapia, ossia si avvale delle pratiche artistiche, in questo caso il suono e la musica, per permettere alla persona di esprimere i propri pensieri e le proprie emozioni attraverso una comunicazione non-verbale.

Scopriamo insieme perché ci fa bene.

Il musicoterapeuta qualificato utilizza questa pratica per favorire la comunicazione, la motricità, l’apprendimento e la relazione per benefici di tipo sociale, emozionale, cognitivo e fisico.
Egli aiuta il paziente attraverso delle tecniche psico-pedagogiche e riabilitative, nonché grazie anche alla musica che diviene un canale comunicativo non verbale.

Attraverso il suono di una nuova canzone o l’utilizzo di uno strumento, la persona si sente libera di improvvisare, di rompere gli schemi e di comunicare.

Fu il musicista londinese Richard Brockiesby a parlare per la prima volta, nel 1700, di musicoterapia. Ad oggi è definita come una pratica terapeutica valida a supporto di specifici disturbi psico-motori.

Diversi studi hanno notato l’efficienza della musicoterapia in pazienti affetti da disturbi psichici importanti quali autismo, Alzheimer, depressione o dislessia.
La musica rilassa, ci libera dalle tensioni e ci permette di far fluire in modo sano e consapevole i pensieri e le emozioni.
Alcune controindicazioni, però, si sono riscontrate in pazienti con particolari malattie mentali, i quali, ascoltando un suono indesiderato o troppo forte, possono destabilizzarsi ed il terapeuta può ottenere l’effetto contrario. È importante, perciò, conoscere bene la storia del paziente.

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Quando la musicoterapia viene utilizzata a scopo curativo

  • La Musicoterapia può essere utilizzata nei casi di malattie neurodegenerative e neurologiche gravi
    I malati di Alzheimer reagiscono bene alla musica o a un suono familiare, smettono di essere cupi e tristi, sorridono e tengono il tempo, come se fossero rinati e potessero riabbracciare tutte quelle sensazioni vissute durante l’ascolto di quella canzone
  • La Musicoterapia aiuta anche i bambini
    Non solo la musica aiuta i bambini ad addormentarsi, ma combatte lo stress della nascita e favorisce l’apprendimento e la comunicazione del bambino.
    Anche i neonati possono ascoltare la musica (a più adatta è quella classica) 5 volte al giorno per 20 minuti, aiutando il bambino a raggiungere una situazione di benessere generale.
    La musica diminuisce rabbia, tensione ed aggressività e favorisce la capacità di problem solving e di socializzazione nei bambini in età scolare. È benefica anche in situazioni di dislessia, disabilità, nascita prematura ed autismo, in quanto aumenta la creatività.
  • La Musicoterapia è consigliata durante la gravidanza
    Durante la 27esima settimana di gravidanza, si sviluppa l’udito del bambino, ed è il momento più opportuno per far ascoltare della buona musica al bambino.
    La mamma si rilassa e la musica permette di instaurare un legame profondo con il feto, in quanto diventa un mezzo di comunicazione tra madre e figlio, contribuendo anche allo sviluppo del sistema nervoso del piccolo.
  • La Musicoterapia viene utilizzata in molte situazioni
    Nei luoghi di lavoro l’ascolto della musica riduce lo stress; può essere una terapia complementare ad altri trattamenti; aiuta a superare il periodo di ospedalizzazione; fornisce sostegno prima e dopo un intervento chirurgico; viene somministrata ai malati oncologici o ai pazienti in fase di riabilitazione per il benessere fisico ed emotivo.

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