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La psiconcologia : che cos’è e perchè è utile ?
La psiconcologia è una pratica psicologica applicata al mondo dell’oncologia. Perché è utile? A cosa serve lo psicologo specializzato in oncologia? Di quali disturbi psicologici soffrono i pazienti oncologici? Scopriamolo insieme.
La psiconcologia si sviluppa, come disciplina, negli Stati Uniti nel 1980, quando l’American Cancer Society riconobbe la necessità di un’integrazione delle discipline psicologiche, psichiatriche ed oncologiche nella lotta contro il cancro.
Anche se già agli inizi del Novecento si iniziò ad avere una visione globale del paziente, perciò di qualsiasi patologia somatica egli soffrisse, si andava ad indagare le profonde connessioni psicologiche alla base, come risultato di un lavoro d’équipe tra medici e psichiatri.
Ricevere una diagnosi di cancro e vivere la malattia è un trauma che investe la persona nella sua interezza e ne compromette i rapporti sociali ed interpersonali, i valori spirituali, individuali, nonché la sfera psicologia e fisica. È fondamentale, perciò, saper curare con empatia e ricercare le migliori terapie per fornire la giusta assistenza al paziente oncologico.
Il Piano oncologico nazionale 2010 – 2012, in Italia, ha dichiarato che “la rilevazione precoce delle dimensioni psicosociali (screening del disagio emozionale, rilevazione dei bisogni del paziente e della sua qualità di vita) rappresenta il presupposto per individuare le persone che necessitano di interventi mirati”. La paura, la depressione, l’arrendevolezza, l’ansia e la rabbia sono sentimenti di una normale risposta a questa malattia. È importante che il paziente comprenda che non bisogna vergognarsene o sentirsi un “malato di mente”, bensì rivolgersi a chi di competenza e ricevere un sostegno psicologico, per ambire ad una migliore qualità della vita.
Corso sulla analisi psicosomatica [Prezzo Scontato !]Quali sono gli obiettivi della psiconcologia?
- Educazione e prevenzione
– Educazione rispetto ai possibili problemi psicologici, il loro significato e loro gestione
– Campagne di sensibilizzazione contro i comportamenti a rischio come il fumo o un regime alimentare scorretto
– Studio ed analisi della genetica
– Programmi di screening per ottenere una diagnosi precoce
– Destigmatizzazione del cancro e del disagio emozionale, cercando di abbattere i luoghi comuni secondo cui “cancro” vuol dire “morte” e “sofferenza psicologica” vuol dire “follia”
- Assistenza clinica
– Assistenza della sofferenza psicologico – psichiatrica dei pazienti, dei familiari e dello staff
– Interventi di tipo psiconcologico quali psicoterapia, riabilitazione psicosociale e farmacoterapia - Formazione
– Corsi sulla Comunicazione e Relazione
– Corsi di Perfezionamento
– Master Universitari biennali
– Scuola di Specializzazione
– Personale sanitario e volontariato
– Training formativo in Psiconcologia
La prima reazione alla diagnosi di cancro è la negazione della malattia stessa. Questo non è altro che un meccanismo di difesa messo in atto dal paziente per evitare la sofferenza. Tutto ciò, però, compromette l’aderenza del paziente alle cure mediche, agli esami di controllo, ai farmaci o agli esami di laboratorio.
Lo psiconcologo può lavorare in équipe con i medici riconoscendo i bisogni psicologici del paziente ed aiutandolo ad affrontare il difficile percorso di cambiamento che comporta la malattia.
Lo psiconcologo può:
- Mobilitare i meccanismi di difesa adeguati
- Favorire la comunicazione, l’espressione e l’elaborazione delle emozioni negative
- Contenere l’ansia mantenendo un equilibrio psicologico
