Come creare un ambiente di studio efficace

Giugno è un mese cruciale non solo per gli universitari, ma anche per i ragazzi alle prese con gli esami di terza media o la maturità. Dopo aver visto come contrastare lo stress da studio, vediamo come possiamo ottimizzare i risultati anche ricreando un ambiente di studio ideale per poter aumentare al massimo il rendimento.

Che caratteristiche deve avere l’ambiente di studio efficace?

L’ambiente di studio efficace ideale deve favorire la concentrazione e l’apprendimento dello studente, prediligendo i seguenti aspetti:

  • deve avere sedie comode e scrivanie adatte alle esigenze di chi studia
  • deve essere ben dotato sia di luce naturale (per poter studiare nelle ore mattutine) sia di luce artificiale (per poter studiare durante le ore pomeridiane e di pioggia, meglio se con lampadine che emanano una luce riposante per gli occhi, come quelle a luce naturale o a luce fredda) e tali luci devono essere sia dirette sia indirette;
  • deve avere un livello di rumore nullo, per evitare di irritare e/o deconcentrare lo studente;
  • deve essere ventilato in modo ottimale, sia attraverso finestre e/o balconi sia attraverso l’uso dei climatizzatori (che non devono sempre avere, rispetto alla temperatura esterna, uno scarto di 5 gradi al massimo per evitare spiacevoli colpi di freddo).
  • il cellulare e le chat non devono essere controllate di continuo, per evitare distrazioni; se però il cellulare va usato per una ricerca on line, occorre prima silenziare le chat per poterlo usare solo il tempo necessario; lo stesso vale se il cellulare deve essere usato come calcolatrice: in questo caso, meglio mettere il dispositivo in modalità aereo, specie se si è in un posto raggiungibile con una linea fissa. Per tutto il resto, lo si può controllare nelle pause di studio.

Per quanto riguarda la musica, se usata come sottofondo rilassante, come ad esempio la musica classica, la musica lounge o la musica ambient, può aiutare l’apprendimento e a mantenere gli studenti più rilassati, ma si sconsiglia l’uso delle cuffie, in quanto non solo non insonorizzano bene l’ambiente ma non aiutano a memorizzare.

L’ambiente di studio va preparato quando si comincia a studiare?

Meglio organizzare tutto il materiale prima: raccogliere libri di testo, appunti cartacei, dispense e materiale elettronico su cui studiare e preparare evidenziatori, penne e matite la sera prima, permetterà di non perdere tempo nell’organizzare la postazione ma poter iniziare a studiare da subito. Se usi una scrivania, cerca di tenerla in ordine e predisporre i cassetti per aver a portata di mano tutto ciò che può servire, mentre se si studia al PC è meglio organizzare i file che ti servono in cartelle apposite e/o suddivise per materia. Questo servirà ad essere concentrati solo sullo studio e sugli oggetti che servono per studiare.

Occorre mantenere la stessa postazione dello studio?

Nonostante quello che si possa credere, non è obbligatorio: ricreare un’adeguata postazione di studio cambiando giorno per giorno le stanze della casa, aiuterà il cervello ad associare gli argomenti studiati nei luoghi in cui ti trovavi, rendendo a distanza di tempo il ricordo più forte. Organizzare anche gruppi studio a casa di amici aiuterà non solo nel ripetere più in fretta, ma manterrà un ricordo più forte. E’ fortemente consigliato anche, laddove è possibile, lo studio in biblioteca.

Ovviamente la postazione scelta e organizzata deve essere sempre a vantaggio della concentrazione e del rendimento dello studente; nel caso in cui la postazione ideale sia la stessa, conviene mantenere quella, onde evitare di incappare in fastidiose distrazioni e cali di concentrazione.

Si può mangiare dove si studia?

Si sconsiglia fortemente di mangiare dove si studia o dove si lavora: recenti studi hanno dimostrato che mangiare mentre si studia o si sta davanti ad uno schermo per motivi di lavoro o di svago, “inganna” il cervello su quanto si è mangiato, portando inconsapevolmente a mangiare di più e mangiare cibi maggiormente calorici. E’ meglio invece predisporre delle pause merenda lontano dalla postazione di studio, così per essere più produttivi, ma non più di 10 minuti per ogni pausa.

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